Leone Stella è il proprietario e presidente della Totem Arts, una multinazionale specializzata in videogiochi con sede nel castello di Monasterolo, nell’omonimo comune in provincia di Bergamo. Ormai settantenne decide di lasciare le redini dell’azienda a qualcuno che si chiami come lui (o Stella Leone, nel caso siano delle donne) perché tanti anni prima uno sciamano gli aveva insegnato che il destino di una persona si cela nel nome (nomen omen in latino). Infatti la parola “Leone Stella” significa “Colui che fa giocare gli altri”. Essendo i suoi omonimi sparsi per l’Italia molto numerosi, egli decide di far svolgere ai candidati varie prove, ispirate alla sua vita e al videogioco a lui dedicato, Doctor Leo Star.
Ogni singola prova, che i concorrenti affronteranno nel mondo reale, dovrà essere superata prima del Presidente, che invece la svolgerà sul videogioco. Il commento fuori campo della Gialappa’s accompagna ogni prova, riproponendo il formato dei programmi TV che l’hanno resa famosa. La prima prova vedrà i candidati obbligati a recarsi a La California (una frazione di Bibbona in Provincia di Livorno) facendosi aiutare solo da sconosciuti. Questa prova è una parodia del viaggio di Leone Stella in California. La seconda prova consiste nel trasportare marijuana in Svizzera senza farsi scoprire dalla dogana, esattamente come il Presidente fece in America in gioventù; tuttavia questa prova è solo una burla del Presidente, che in realtà ha consegnato loro dell’innocua cicoria.
La terza prova consiste nel passare una notte in prigione, sempre come fece il Presidente in gioventù. La quarta consiste nel baciare la prima persona che si incontra appena fuori dalla prigione, sempre come accadde al Presidente da giovane. La quinta prova consiste nel trovare il camion in cui è nascosto il Presidente (parodia del “ritrovare se stessi”). La sesta e ultima prova vede i concorrenti impegnati a disinnescare una bomba, anche in questo caso finta.
Dopo una lotta serratissima in cui non mancano morti e feriti (L.S. DJ viene ucciso da Leon, un killer professionista; Leon stesso, a sua volta, viene ferito da un’anziana ammiratrice a cui aveva scippato la borsa; il maratoneta viene colpito da una pallonata e non si rialzerà più; la cavia umana finirà in un covo di nazisti) restano in lizza un prete (Don Leone), un uomo legato alla Yakuza che gli regala un medaglione chiamato Sacro Wok (per cui egli verrà ribattezzato subito Mister Sacro Wok) in grado di donare un’incredibile fortuna al suo possessore, ed una maestra elementare divorziata il cui marito, medico inetto ed irresponsabile, la disturba durante tutte le prove perché preda della gelosia.
Mister Sacro Wok, tuttavia, perde il medaglione che gli assicurava buona sorte e viene schiacciato da un meteorite caduto sulla Terra per caso; Don Leone viene drogato da alcuni membri di un’organizzazione anticlericale composta da Guardie Svizzere ed alla fine è la maestra elementare a vincere, diventando in tal modo la nuova proprietaria dell’azienda. Questa, però, esplode a causa di una seconda bomba (vera, stavolta) piazzata dal trio Yakuza; al momento dell’esplosione, nell’edificio è presente solo il trio della Gialappa’s, che inaspettatamente sopravvive.
Durata 109 min
Genere comico
Regia Paolo Costella
Soggetto Andrea Salvadore, Enzo Santin, Gialappa’s Band, Paolo Costella
Sceneggiatura Andrea Salvadore, Enzo Santin, Gialappa’s Band, Paolo Costella
Fotografia Fabrizio Lucci
Montaggio Esmeralda Calabria
Musiche Elio e le Storie Tese
Scenografia Luigi Marchione
Interpreti e personaggi
Arnoldo Foà: Presidente
Claudia Gerini: Stella Leone
Fabio De Luigi: Mister Sacro Wok
Giovanni Esposito: don Leone
Paolo Hendel: marito di Stella
Gigio Alberti: Leon
Aldo, Giovanni & Giacomo: criminali Yakuza
Maurizio Crozza: L.S. DJ
Marina Massironi: Little Star
Andrea Brambilla: cavia umana
Rosalina Neri: madre di Leon
Gioele Dix: vittima di Leon
Luciana Littizzetto: amica di Stella
Bebo Storti: addetto alle pulizie
Carla Signoris: segretaria del Presidente
Ugo Dighero: Leone Stella, maratoneta
Francesco Paolantoni: Leone Stella, sfrattato
Francesco Salvi: uomo dei traslochi
Stella Maris: suocera di Leone Stella
Walter Fontana: assistente chirurgo
Haruhiko Yamanouchi: boss della Yakuza
Ellen Hidding: poliziotta
Alessia Marcuzzi: fan di Don Leone
Michael Wezel: doganiere svizzero
Leo Valli: doganiere svizzero
Barbara d’Urso: dottoressa Giò
Ale e Franz: vicini di casa di Mister Sacro Wok
Paolo Cananzi: operaio
Gianmarco Pozzoli: sposo
Francesco Mandelli: programmatore videogioco 1
Emanuele Cerman: programmatore videogioco 2
Benedetta Corbi: se stessa
Enrico Mentana: se stesso
Cristina Parodi: se stessa
Lamberto Sposini: se stesso
Antonello Riva: giocatore di basket 1
Renzo Bariviera: giocatore di basket 2
Dino Meneghin: giocatore di basket 3