Due amanti stanno per consumare un rapporto sadomaso; dopo aver legato la donna, l’uomo, mentre si accinge ad assumere una dose di cocaina, viene assassinato da un misterioso individuo, che gli mutila i genitali dopo averlo brutalmente pugnalato alla gola.
Lisa Boeri è una donna in carriera con una segretissima doppia vita: se di giorno è una donna in carriera che lavora presso una grossa azienda e dalla vita sentimentale molto poco entusiasmante, la notte è un’assidua frequentatrice del club privé Tulpa, di proprietà dell’inquietante guru tibetano Kiran, dove le fantasie più spinte e trasgressive dei clienti diventano realtà. Unica conoscenza al di fuori dell’ambiente lavorativo, dove riceve frequenti attenzioni da parte del suo capo Roccaforte, è la sua amica Giovanna. Una notte, fuori dal Tulpa, viene avvicinata da un uomo con cui aveva fatto un threesome insieme ad un’altra donna, e si presenta come Stefan confidandole che, nonostante fosse vietato dalle regole del Tulpa il conoscere i membri del locali al di fuori di esso, intendeva dirle che era stato molto bene con lei. Ad uno ad uno i focosi amanti con cui Lisa condivide le sue notti di passione e trasgressione nel Tulpa iniziano a morire uno ad uno in modi sempre più crudeli, uccisi dalla stessa figura misteriosa che aveva assassinato l’uomo all’inizio del film. Durante una tesa riunione aziendale il suo capo Roccaforte annuncia di esser stato indagato per frode in borsa e infuriato dice di sospettare che la soffiata alla polizia sia arrivata proprio da uno dei membri dell’azienda presenti in quel momento. Mentre Lisa legge sul giornale l’articolo riguardante l’indagine a carico di Roccaforte, scopre da un altro trafiletto accanto degli omicidi rituali dei suoi amanti, due donne e un uomo, che riconosce istantaneamente. Si sente male e corre al bagno, soccorsa successivamente dai colleghi Ferri e Marla, che sospettano avesse finto il malessere per tirarsi fuori dalla scomoda situazione creatasi durante l’assemblea e rinfacciandole che, in seguito ai problemi giudiziari di Roccaforte, secondo loro lei ne sarebbe uscita senza problemi in quanto sospettavano avesse una relazione sessuale con il suo capo. Corre al Tulpa e si confronta con Kiran riguardo a questi omicidi, decisa a scoprire il cognome di Stefan, l’uomo con cui aveva fatto sesso qualche notte prima e che contravvenendo al regolamento le si era presentato fuori dal Tulpa, con il fine di salvarlo da quella catena di delitti. Kiran tuttavia è irremovibile, ricordandole il regolamento del Tulpa riguardo al divieto totale di conoscere l’identità delle altre persone con cui si consumano rapporti. Di nascosto si intrufola nella camera di Kiran dove riesce a scoprire l’identità completa di Stefan, ma fa del rumore attirando l’attenzione del travestito a guardia del Tulpa. Riesce a fuggire dal guardiano, venendo tuttavia scoperta da Marla che l’aveva seguita e che le scatta fotografia per poi inviare le foto a Ferri. Tuttavia Marla viene narcotizzata dal misterioso killer, che le recide le vene facendo passare ufficialmente l’assassinio come suicidio. Il giorno dopo Lisa viene avvicinata da Stefan, che le dà un appuntamento per parlare di quanto sta avvenendo all’interno del Tulpa, ma viene chiamata dal suo capo che la informa della strana morte di Marla e implicitamente la accusa del tragico avvenimento, dato che era stata vista litigare con la collega. Lo stesso Ferri le dice che prima del presunto suicidio Marla aveva inviato le foto che testimoniavano la sua presenza nel Tulpa, ma Lisa ricatta a sua volta Ferri dicendogli che, se fossero uscite quelle foto, avrebbe rivelato alla polizia di alcuni investimenti non proprio limpidi che aveva fatto lo stesso Ferri. La stessa sera tuttavia anche Ferri giunge tra le grinfie dell’assassino, ed è da esso legato, ferito nel viso e chiuso in una cassa con dei topi che iniziano a rosicchiargli lentamente le carni maciullate. Lisa è nel più completo panico e, distrutta dallo stress, decide di raggiungere Giovanna nella sua tenuta in campagna dove le racconta tutto, e l’amica le offre qualcosa per dormire bene. Di notte tuttavia viene svegliata da strani rumori e munitasi di un oggetto contundente raggiunge una stanza dove trova Stefan inchiodato al muro e gravemente ferito. Cerca di soccorrerlo, ma Stefan la avverte della presenza dell’assassino dentro la casa poco prima che una misteriosa figura fuoriuscisse dall’ombra della stanza, tentando di pugnalarla. Lisa riesce a schivare la coltellata e scopre che la misteriosa figura altri non è che Giovanna, furiosa e completamente fuori di senno. L’amica l’accusa di averla vista nel Tulpa intenta in indicibili e perversi rapporti con persone che definisce “porci”, e presa da un raptus finisce Stefan con una coltellata sul cuore. Ad un tratto appare come dal nulla l’immagine di Kiran che tramite i suoi poteri libera Giovanna dal “demone” ormai fuori controllo che le era dentro, forzandola a pugnalarsi la gola da sola uccidendosi. Lisa viene soccorsa da un’ambulanza e dal suo capo, sopraggiunto sulla scena del delitto.
Il film finisce con Ferri moribondo e legato dentro la cassa, con i ratti che ancora pasteggiano con la sua carne ferita.
Anno 2013
Genere thriller
Regia Federico Zampaglione
Soggetto Dardano Sacchetti
Sceneggiatura Federico Zampaglione, Giacomo Gensini
Produttore Maria Grazia Cucinotta
Casa di produzione Italian Dreams Factory (I.D.F.)
Distribuzione (Italia) Bolero Film
Fotografia Giuseppe Maio
Montaggio Marco Spoletini
Musiche Francesco Zampaglione, Andrea Moscianese
The Alvarius
Scenografia Maria Luisa Battani
Costumi Ginevra Polverelli
Interpreti e personaggi
Claudia Gerini: Lisa Boeri
Michele Placido: Roccaforte
Michela Cescon: Giovanna
Ivan Franek: Stefan
Federica Vincenti: Marla
Nuot Arquint: Kiran
Ennio Tozzi: Ferri
Piero Maggiò: Ivan
Crisula Stafida: Giulia