Dieci canzoni che abbassano ancor di più il grado di mediocrità canora del festival di quest’anno. Risollevati dalla musica di Eros Ramazzotti e dalla bravissima Virginia Raffaele che imita in maniera eccellente Carla Fracci, il resto è scarno e poco interessante. Tra gli ospiti, a parte Ellie Gouldinge che ci fa ascoltare la sua canzone Love Me Like You Do da un miliardo di clik, il vero vincitore della serata è stato Ezio Bosso, compositore e direttore d’orchestra in sedia a rotelle.
L’idea di Ezio Bosso che noi siamo dodici stanze mi affascina:
“Gli uomini tendono a dare per scontato le cose belle, ma ogni tanto a tutti capita una stanza buia e piccola. Noi non siamo una linea, ma siamo dodici stanze, e nell’ultima ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo vedere perché non vediamo, ma nell’ultima la ricordiamo e siamo pronti a ricominciare. La musica è una fortuna e, come diceva il grande maestro Claudio Abbado, è la nostra vera terapia. La musica siamo noi, è una fortuna che condividiamo, ci impara ad ascoltare.
La musica è una vera magia.
A me piace curiosare, e esplorare quello che a volta diamo per scontato. E ho trovato questa cosa bellissima (che ha dato vita al titolo della sua canzone “seguendo un uccellino”) …e seguendo quell’uccellino che volava mi sono perso e mi sono messo a ragionare sull’importanza di perdersi per imparare a seguire. Noi diciamo …perdere tutto. No, nessuno perde. Ma a volte perdere i pregiudizi, le paure, il dolore, ci avvicina e ci fa seguire. Ricordatevi sempre – conclude il compositore che la musica è come la vita, si può fare solo in un modo: insieme”.
Bosso esegue al pianoforte ’Following a bird’, contenuto nel suo album ’The 12th room’.
Forse il vero vincitore di Sanremo 2016 è proprio lui.