Questa serata non ha concesso particolari emozioni sotto l’aspetto canoro, considerato che di nuovo c’era poco da sentire, a parte Elisa e Lost Frequencies.
La novità ci è stata offerta ancora una volta da Virginia Raffaele, che dopo l’imitazione di Sabrina Ferilli, Carla Fracci e Donatella Versace, si trasforma in versione sexy emulando Belen Rodriguez con un vestito molto corto e con gambe tatuate ben in mostra.
A questo punto lo spettatore medio preoccupato si chiedeva come mai a Madalina Ghenea non le venisse concesso di mostrare le sue doti fisiche, dato che solitamente la si vede più nuda che vestita. Ma ecco che quasi alla fine della serata, per la gioia del pubblico e dei telespettatori la splendida rumena si presenta con un vestito sexy molto trasparente che lascia poco all’immaginazione.
Si è presentato anche Alessandro Gasman con Rocco Papaleo, «che non ho mai capito a chi possa piacere», e Enrico Brignano che per venire a Sanremo ha annullato lo spettacolo previsto a Roma, facendo infuriare i suoi fan.
Circa Grabriel Garko, credo che questa sua esperienza di valletto abbia ridimensionato molto l’mmagine di Tonio Fortebracci in “L’onore e il rispetto” o del ten. Helmut Schultz in “Senso ’45”.
E’ indubbiamente un bel giovane, ma il fascino è determinato sprattutto dalla personalità. La femminucce ovviamente se ne fregano e non hanno tutti i torti.
Ma a quel marpione di Carlo Conti gli fa comodo avere una spalla così, per non restare col cerino in mano al momento opportuno.
Sul fronte della musica va segnalata la vittoria di Francesco Gabbani che con la sua “Amen” vince meritatamente fra le Nuove Proposte, ricevendo anche il premio della critica Mia Martini.
Al secondo posto si classifica Chiara Dello Iacovo con “Introverso“, terzo Ermal Meta con “Odio le favole“, quarto Mahmood con “Dimentica“.
Cosa aspettarsi questa sera?
Ore 20.45: Juventus-Napoli …
… Tutt’al più … (come ha cantato Patty Pravo) mi posso aspettare un’altra stupidaggine della giuria.
Perche?….
Ma come si fa a inserire nella rosa dei finalisti Elio e le Storie Tese? Siamo ridicoli!
Vada per una presenza comica di una serata (ed è già tanto), ma portarli pure in finale decretando l’eliminazione di Neffa, Irene Fornaciari, Bluvertigo, Zero Assoluto e Dear Jack è quantomeno maniacale!
Questo è il festival della musica italiana, passerella dei nostri migliori cantanti o l’anteprima di pagliacciate d’avanspettacolo?
Ma se scongiuriamo ulteriori decisioni demenziali dei giurati, la rosa dei vincitori dovrebbe restringersi a pochi nomi.
Stadio, Un giorno mi dirai – Enrico Ruggeri – Il primo amore non si scorda mai – Deborah Iurato e Giovanni Caccamo – Via da qui
un gradino più giù:
Neffa – Sogni e nostalgia (relegata tra quelle a rischio) – Arisa – Guardando il cielo –