Masters of Sex è una serie televisiva statunitense di genere drammatico creata da Michelle Ashford, che ha debuttato il 29 settembre 2013 sul canale via cavo Showtime. È basata sulla biografia di Thomas Maier Masters of Sex – La vera storia di William Masters e Virginia Johnson, la coppia che ha insegnato il sesso all’America (Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson). (wiki)
La serie ha per protagonisti Michael Sheen e Lizzy Caplan, che interpretano i reali pionieri della sessualità umana, il sessuologo William Masters e la psicologa Virginia Johnson, raccontando le loro vite e le loro ricerche che hanno segnato la rivoluzione sessuale. (wiki)
La loro ricerca, caratterizzata da una forte componente di voyeurismo, che si percepisce anche in molti dei loro incontri di sesso, sarebbe finalizzata a scopo scientifico. Ma quello che maggiormente lascia perplessi è la quasi mancanza della parte affettiva e/o di possessività, comune anche a una coppia di amanti.
Bill è un uomo ipocrita e arido (sia con la moglie che con i figli), quasi sterile e semi-impotente alla presa con i suoi problemi esistenziali e familiari, che tenta di far apparire il suo ménage con Gini (Virginia) come una ricerca a scopi terapeutici per risolvere anche le sue difficoltà di erezione, mentre la compagna è una donna in carriera pronta a sacrificare la famiglia pur di giungere al successo. Molto raramente si intravede uno sprazzo di componente affettiva tra i due. Gini è il personaggio più complesso e difficile da comprendere, molto sensuale ma poco simpatica.
Un rapporto di coppia basato solo sul sesso quando dura tanti anni è solitamente caratterizzato da qualcosa di più armonioso in termini di emozioni e di passionalità. I due protagonisti non si sono mai detti “ti amo” o “ti desidero” sento la tua mancanza” ecc., tutte cose che sono imprescindibili anche tra amanti. Il dott Ethan non ha tutti i torti quando schiaffeggia Virginia che dopo aver fatto sesso orale con lui gli dice che il loro rapporto è una semplice amicizia. (Ma quando mai per amicizia si fanno pompini?).
Sarà che non riesco a immaginare una serie infinita di scopate senza metterci l’anima (sentimento/cuore/passione), che mi lascia esterrefatto.
Comunque la serie è molto movimentata e coinvolgente, racconta altre storie di coppie molto interessanti. E’ piacevole, non è lenta, pertanto non consiglio la visione a un pubblico distratto.
Qualche frase/scena di rilievo:
Bill
“Qualunque museo del mondo è pieno di opere d’arte ispirate da questo impulso primario, la migliore letteratura, la musica più coinvolgente…lo studio del sesso in realtà è lo studio del principio di tutto, della vita stessa, e la chiave è nella scienza. Invece noi ci rannicchiamo nell’oscurità come gli uomini delle caverne, schiavi del senso di colpa e della vergogna. La verità è che nessuno capisce d’avvero il sesso, nè lo capirà mai.“
Virginia
“…soltanto un uomo fuori dal comune capirebbe perché una donna sceglie il lavoro anziché l’amore….noi possiamo avere una relazione…milioni di persone ce l’hanno, ma una semplice relazione è una storia piuttosto banale, è una storia che finisce sempre allo stesso modo…quello che succede fra noi due è molto più di questo, molto più di una banale relazione. Noi abbiamo “il lavoro”.”
Barton(omosessuale) e Margaret
“Burton tu non puoi farlo immaginando che io sia qualcun altro…tu devi guardarmi Burton. Guardami!…E’ rimasto solo qualche brandello di me stessa che ancora mi fa sentire femmina…tu non me lo toglierai. Io non te lo permetto!”
Libby, moglie di Will, subisce l’indifferenza del marito, consapevole della sua impotenza e della tresca con Virginia, fingendo non sapere si dedica esclusivamente al ruolo di madre e di moglie premurosa, perdendo anche il rispetto di se stessa. Solo Walter le ridarà il piacere di sentirsi viva e desiderata.
Libby a Robert (emozionante)
“..io non lo sono mai stata (una ragazzina)…stupida forse, ma mai ragazzina. Mi chiamavano “la piccola donna”. Ero così fiera d’essere brava e seguire le regole. Ero la cocca della maestra. Però poi cresci…non c’è più una maestra da compiacere, devi conformarti a quello che la gente si aspetta da una ragazzina carina. Metti su una bella casa, e cresci dei bambini ben educati. Non ti metti nei pasticci, non crei problemi e tieni la voce bassa. E vai avanti così. Vuoi essere brava e questo ti rende silenziosa, tanto da non ricordare il suono della tua voce. Si dimenticano che ci sei. Anche tuo marito se ne dimentica. Magari è così. Poi incontri qualcuno a cui non piaci molto e che non pensa che tu sia gentile o brava, ma pensa che tu sia ignorante, piena di pregiudizi…e forse è così…in fondo in fondo… e questa cosa che ti spaventava da sempre, che qualcuno possa pensare male di te è quasi un sollievo, perchè alla fine qualcuno si è accorto di te, non sei più invisibile… Io non so chi sono, io non so che cosa sono, non so perchè voglio ciò che voglio. Penso solo che se tu mi baciassi, magari potrei scoprirlo…”