Loredana Cannata, una delle attrici più sensuali della scuderia di Tinto Brass, nasce a Ragusa il 14 Luglio 1975. Nel ’99 debutta al cinema con “La Donna Lupo“, film scandalo di Aurelio Grimaldi, che porta Loredana all’attenzione del grande pubblico e a dure critiche.
Per Loredana è un modo per parlare pubblicamente di libertà sessuale, dell’ipocrisia e frustrazione che ruotano attorno al sesso e dell’assurdità di questo pazzo mondo che si scandalizza più per l’amore che per la guerra. Lavora in diverse produzioni televisive e teatrali. Torna al cinema con un piccolo ruolo in “Magnifica presenza” di F. Ozpetek. Da subito, essere attrice diventa un mezzo per parlare ad un grande pubblico di cose per lei importanti, di Libertà, partecipazione, Amore. Entra a far parte attivamente del Movimento altermondialista, accanto ai Disobbedienti, partecipa a numerose azioni, manifestazioni e controvertici, sia in Italia che all’estero. Nel 2003 parte per la prima volta per il Messico, cominciando una lunga collaborazione con la lotta zapatista. E’ presidente dell’associazione Sesto Sole. E’ autrice del monologo teatrale rap “(Odio) gli indifferenti – 02/06/05”. E’ vegana. Tra gli altri suoi lavori per il grande schermo, ci sono Maestrale (2000), Senso ’45 di Tinto Brass, Sotto gli occhi di tutti di Nello Correale, Un mondo d’amore di Aurelio Grimaldi, Albakiara di Stefano Salvati (2008), Magnifica presenza di Ferzan Özpetek (2012) e Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino (2015)
«Quando ho girato La donna lupo, nel 1999, non ho provato alcun imbarazzo. Ho sempre affrontato il sesso con candore e naturalezza, frequento le spiagge dei nudisti e ho un rapporto sereno con il mio corpo. L’unica difficoltà fu far digerire quel film a mio padre, falegname. Ma lui, da uomo intelligente, non ne fece una tragedia».
«Detesto la convivenza e non voglio figli. Ho sempre avuto relazioni molto brevi e molto romantiche. Non credo nell’amore, ma nella passione».