Laura Morante, nata a Santa Fiora, in provincia di Grosseto il 21 agosto 1956 entra a far parte delle belle sessantenni del cinema italo-francese con tutti gli onori dovuti a una donna di gran classe, ancora oggi attraente, sensuale e mai volgare che invecchiando diventa ancora più bella e affascinante. Nipote della scrittrice Elsa Morante, ha passato gran parte della sua vita tra cinema e teatro.
“Ho cominciato a lavorare a 17 anni – ha dichiarato qualche tempo fa – e talvolta mi capita di guardare i ragazzi e le ragazze nei campus universitari con un po’ di nostalgia per quel tempo mai vissuto. Anche se ammetto che non sono mai stata particolarmente in equilibrio. Quindi con l’età, beh, è cambiato ben poco”.
Il suo esordio teatrale è legato a Carmelo Bene, mentre quello cinematografico avviene nel 1980 con il film di Giuseppe Bertolucci: Oggetti smarriti , in cui interpreta il ruolo di una ragazza tossicodipendente. L’anno successivo la vediamo recitare al fianco di Ugo Tognazzi, in La tragedia di un uomo ridicolo, per la regia di Bernardo Bertolucci
e con Nanni Moretti gira nello stesso anno: Sogni d’oro.
Fu proprio con Bianca, film di Nanni Moretti che nel 1984 entra nell’immaginario collettivo
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